Premessa ai percorsi proposti
" il Benessere personale non è mai lo scopo ultimo
né la paura della morte la più grande "
Ho dato come nome a cappello dei percorsi proposti "la Saggezza dell'Essere", perché la migliore virtù che possiamo sviluppare come esseri umani crescendo, è la Saggezza, che è conoscenza fatta azione, espererita. Solo il Sapere agito nell'esperienza, può dare la vera conoscenza, perché ci permette di comprendere gli aspetti della vita, a tutti i livelli di esistenza: fisico, mentale, emozionale e psichico (e "spirituale" ad un certo livello evolutivo), influenzando il nostro essere fino ai "meandri" più profondi della nostra anima (l'etimologia di psiche è appunto anima, ossia il principio per cui si ha respiro e vita, connessa alla nostra dimensione corporea, mentale e di coscenza più ampia). La dimensione dell'esistenza risiede nell'Essere, nell "io sono", nella nostra natura più profonda e sottile, che è molto più ampia del "io penso", della mente pensante per come ne abbiamo consapevolezza comune, perché l'Essere corrisponde alla Vita stessa, che è dentro e fuori di noi, che è prima della nascita e dopo la morte. La Saggezza dell'Essere è pertanto un viaggio che tutti noi percorriamo "semplicemente" vivendo, alla ricerca di senso e significato del vivere e che nel mio caso, ho scelto di amplificare con percorsi di crescita personale in ambito olistico e spirituale, per aumentare il mio senso di coscienza. Così, allo stesso modo, con i medesimi obiettivi, ripropongo i percorsi fatti, rivisitati, ottimizzati e arricchiti dalla mia personale esperienza.
Il sottotitolo, "percorsi trasformativi evolutivi", indica la possibilità che ognuno ha, coi propri tempi e le proprie risorse, di creare profondi cambiamenti interiori, volti a risolvere i motivi di disequilibrio che sono il primo motore al cambiamento e trovando come obiettivi a corollario, un aumento del livello di consapevolezza ed un maggiore senso di pace interiore.
In particolare, nei miei percorsi di crescita personale e di vita, mi sono resa conto che abbiamo molte credenze che ci limitano visione, consapevolezza, motivazione e azione, mantenendoci in uno stato di "sofferenza" subdola, perché ne facciamo quotidiana abitudine, e quanto sia importante "trasformare" queste credenze limitanti in potenzianti, in grado di aprire la nostra mente a nuove possibilità, volte al bene personale e comune.
Inoltre, fare pratica di certe discipline olistiche, permette di fare esperienza della natura umana oltre la mente razionale ed il corpo, sperimentando la connessione fra gli esseri oltre lo spazio ed il tempo.
Questo è il contributo che ho scelto di mettere a disposizione delle persone e al servizio della Vita, perché è stata, ed è, l'esperienza più edificante della mia esistenza.