Costellazioni Familiari

di Bert Hellinger®


Chi è Berti Hellinger 


Bert Hellinger, 1925-2019, è stato uno psicologo, teologo, pedagogo, filosofo e scrittore, tedesco, che dagli anni ‘80 espose le basi delle sue linee teoretiche e metodologiche in merito alle Costellazioni Familiari Sistemiche, partendo da espressioni della psicologia fenomenologica e sistemica esistenti come i lavori di Ruth Mac Clendon e Leslie Kadis sui rappresentanti.


Per 16 anni è stato missionario di una congregazione religiosa cattolica presso gli Zulu in Sudafrica, dove ha approfondito l'influenza delle dinamiche di gruppo, poi è diventato psicoanalista e ha fatto varie formazioni, come la terapia primaria, l'analisi transazionale, l'ipnoterapia ericksoniana e la programmazione neurolinguistica.


Nel corso degli anni ha sviluppato un proprio metodo d'indagine e analisi, chiamate in italiano Costellazioni, ad oggi riconosciute in tutto il mondo e utilizzate in diversi ambiti, come la psicoterapia,  la consulenza aziendale, la pedagogia, la sanità, la medicina complementare, la giustizia e la consulenza nell'attività pastorale in senso lato. 


Bert Hellinger ha continuato ad accrescere il suo metodo con ricerche, conoscenze e intuizioni, acquisite durante la pratica, i seminari, i colloqui, le meditazioni e tante altre situazioni di vita e lavoro,  fino a quando ha avuto chiaro che le "Costellazioni familiari originali secondo Hellinger" erano cresciute al punto da passare da tecnica di relazione di aiuto, ad atteggiamento di vita, che permette di "accogliere ciò che è - così com'è".



Perché sono chiamate Costellazioni familiari sistemiche?

 

In tedesco vengono chiamate “rappresentazioni”. In Italia le chiamiamo costellazioni per indicare una metafora: proprio come le stelle hanno ognuna un loro ed unico posto, così ogni componente di un sistema ha il proprio posto, che nessuno può sostituire. Un escluso (come un figlio morto, abbandonato, una persona allontanata, dimenticata, uccisa, rifiutata) non potrà mai essere sostituito e anche se una famiglia tende ad escluderlo o dimenticarlo per le sue ragioni, gli eventi (che se non li consideriamo casuali, risultano guidati da “Coscienze Superiori”) porteranno a ricordarlo, affinché tutti lo ri-accolgano. 

Come in tutti gli approcci sistemici, il singolo componente viene considerato in relazione agli altri componenti del proprio sistema di appartenenza ed in questo ambito, il sistema che si considera è principalmente la famiglia, attuale e comprensiva delle generazioni passate ma può essere anche l'azienda in cui si lavora, se guardiamo aspetti professionali o altri tipi di sistemi di appartenenza.

 

Ogni esperienza rafforza e porta un insegnamento che ci fa crescere, quindi permettersi di guardare una sofferenza, integrarla, portare pace, riconoscere l’effetto evolutivo che ci ha trasmesso, credo sia quanto di più trasformativo possiamo fare per noi stessi, per il nostro sistema e per il sistema umanità.