Parole e Movimenti

Le costellazioni familiari hanno dimostrato che, anche solo guardare la rappresentazione in campo del proprio problema che si sta vivendo nella realtà e prenderne consapevolezza, è altamente trasformativo. Ma cosa guardiamo nel campo durante una costellazione? I movimenti interiori e fisici dei rappresentanti, a partire dalle loro “distanze”.

Nelle costellazioni è importante osservare prima di tutto le distanze fra i rappresentanti e come queste li fanno sentire, per raggiungere posizioni adeguate, che diano spazio all’ascolto interiore profondo e ai movimenti successivi. Distanze inadeguate possono far emergere emozioni forti di rifiuto, fastidio, desiderio di fuga e relativi sintomi fisici. Allontanando fisicamente i rappresentanti tra loro, queste emozioni si placano e si può rimanere nell’osservazione della situazione e del proprio sentire interiore.

Dall’ascolto e dal sentire, scaturiscono veri e propri movimenti del corpo, che esprimono i moti interiori, le emozioni profonde, racchiuse in noi anche da molto tempo. L’esperienza del movimento, del gesto e della parola, è liberatorio in sé. La presa di coscienza, l’accettare ciò che fa soffrire, acquieta la rabbia, il risentimento, la tristezza, l’orgoglio, il rifiuto, tutte emozioni che condizionano la nostra vita in modo estremamente dannoso.

L’operatore, come i rappresentanti, sta sempre nella presenza, che significa osservazione ed ascolto, per percepire ciò che sentono i presenti ed essere pronto ad intervenire quando necessario, per suggerire frasi e movimenti utili a sbloccare una situazione.

Anche le parole nelle costellazioni sono fondamentali. Le parole sono “magiche”, hanno il grande potere di penetrare a livello profondo, facendo del bene o del male a chi sono rivolte.

Hellinger ha individuato le cosiddette “frasi di verità” da far ripetere ai rappresentanti, per permettere la consapevolezza e la riconciliazione. Frasi come: “io sono tua madre, sono la grande e tu sei mio figlio, il piccolo”, mette ordine in una relazione squilibrata, ridistribuisce responsabilità, che erano state confuse e già questo di per sé porta pacificazione con se stessi e con l’altro.

Pronunciare le frasi di verità, permette ai rappresentanti di sentire se sono giuste per loro, se gli appartengono, e solo riconoscendole come vere, sentendole nel cuore, gli fanno prendere consapevolezza della loro reale “posizione” rispetto all’ordine o disordine in cui si trovano nel sistema di appartenenza. Tutto questo si riflette "magicamente" nella realtà della persona che ha portato il proprio "problema".

Le costellazioni sono completamente esperienziali, poiché mettono in gioco corpo, psiche e anima, con pensieri, parole, emozioni, sintomi e movimenti, e come tutte le esperienze, ci cambiano nel profondo ma a differenza del quotidiano, che normalmente subiamo, rapiti e soggiogati dalla sofferenza e relativi pensieri, la costellazione consente la presa di coscienza, accompagnati dal facilitatore, che aiuta a guardare ciò che non vediamo o non vogliamo vedere, per elaborarlo e lasciarlo andare.

L’aspetto più sorprendente e potente di questa disciplina, consiste nel mettere in relazione il nostro presente col nostro passato, anche molto lontano, riguardante le vite dei nostri antenati, relazione che la nostra mente non potrebbe mai trovare, neppure nelle sue elucubrazioni più meticolose.